Con le ciaspole alla Valle dell’Inferno

Che giornata fantastica! Con le ciaspole ai piedi abbiamo guidato un gruppo speciale alla Valle dell’Inferno fino al Lago Vivo. L’ambiente era meraviglioso, soprattutto grazie al silenzio invernale che lo circondava. Non solo abbiamo ammirato la bellezza del luogo, ma abbiamo anche scoperto le tradizioni culturali della zona. Siamo stati sorpresi dai segreti della montagna mentre esploravamo i tesori nascosti di questo territorio affascinante.

Quando la neve avvolge una foresta incantata

Con le ciaspole siamo andati a scoprire i segreti della foresta. Mentre attraversavamo la neve fresca, eravamo circondati da un’atmosfera incantevole di silenzio e meraviglia. La quieta tranquillità del paesaggio ci ha permesso di immergerci veramente nella bellezza unica della foresta. Siamo stati rapiti dalla splendida atmosfera invernale e dal modo in cui la neve si aggrappava delicatamente ai rami degli alberi.

Una faggeta vetusta d’inverno

L’incanto creato dalla neve dà forma ad una faggeta vetusta nel Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise. Gli alberi più vecchi si innalzano al di sopra degli altri rivelando la loro presenza antica. I primi raggi del sole tentano di scaldare una fredda mattina d’inverno e la foresta, con i suoi segreti, è avvolta dal silenzio.

Il lago Vivo prima dell’inverno

Abbiamo avuto il privilegio di accompagnare un altro gruppo fantastico in una delle nostre escursioni più amate. Questo percorso ad anello attraversa i bellissimi ambienti carsici, tipici dell’Appennino Centrale. Con la sua straordinaria natura e il ricco patrimonio culturale, esplorare questo incredibile luogo è stata un’esperienza indimenticabile che ha fatto rivivere la storia e le tradizioni di questa regione.

Gli Altopiani di Scanno

Una piacevole ciaspolata nella Valle di Ziomas con il suo stazzo pastorale fino al Ferroio di Scanno, luogo amato da Papa Giovanni Paolo II. Questa lunga serra è un insieme di doline carsiche che, con il manto nevoso, si trasformano in un susseguirsi di morbidi saliscendi. Raggiunto il limite con la Riserva Integrale il panorama si apre e si rivela nella sua unicità.

Cammino Lungo il Confine

La dorsale della Serra delle Gravare collega il valico di Forca d’Acero con il valico Passaggio dell’Orso ed è lo spartiacque naturale tra Lazio e Abruzzo. Le vette sfiorano i 2.000 m e regalano un panorama unico sulle vicine catene montuose. Le faggete che risalgono i fianchi, le praterie d’altitudine tra gli altopiani carsici, i ripidi balzi rocciosi dove solo i camosci possono vivere e gli scenari unici caratterizzano questa escursione.

L’impronta del Tempo

Lungo il percorso, ammirerai antiche foreste di faggio, testimoni mutevoli del passare dei secoli, e ti immergerai in panorami mozzafiato che ti faranno sentire davvero parte della natura circostante. Potrai anche ascoltare le storie degli antichi mestieri locali scoprendo così come la natura e la cultura siano sempre state strettamente legate. Scoprirai anche come le montagne siano nate e cresciute attraverso lo scorrere del tempo.

Un’avventura fino al Valico dei Tartari

Raggiungere il Valico del Tartaro non è una semplice escursione ma un vero e proprio viaggio che abbraccia tutti gli ambienti del Parco. Il percorso attraversa strette valli ricoperte da antiche faggete, conche carsiche plasmate dal tempo, altopiani erbosi che ricordano la transumanza, ripidi circhi glaciali dove osano solo i camosci e infine i panorami sulle principali montagne dell’Appennino centrale. Sarà un’avventura e un’esperienza unica.

Monte Meta, Terra di Confine e di Camosci

Monte Meta è una delle cime più alte del Parco Nazionale al confine fra Abruzzo, Lazio e Molise. Qui vivono numerosi Camosci appenninici che amano passeggiare sulle ripide pareti rocciose brucando l’erba. Dopo aver percorso sentieri immersi nella foresta, si può godere di ampi panorami che conducono al Passo dei Monaci e da qui si raggiunge poi la vetta (2242 mt), dove la scena che si presenta agli occhi è spettacolare, senza confini.